venerdì 12 luglio 2013

Linee rette, cerchi, zig-zag

Ci sono persone che procedono per sistematiche addizioni, perseguendo obbiettivi scolpiti nella roccia.
Altre si muovono a caso, senza sapere dove andare.
C'è chi rifiuta di dare un disegno al proprio percorso.
Chi non potrebbe vivere senza una programmazione.

Chi sente una spinta interiore a dare un significato al proprio tempo. Sente che la razionalità non basta a dare un nome a tutto questo. E pur tentando di porsi obiettivi definiti, che si possano toccare, godere anche, incontra spesso molto altro sul cammino.

E' facile per voi accettare l'impossibilità di reale controllo?

Quando vivevo a Pisa, nel 2003, mi colpì la seguente citazione di un grandissimo poeta romantico:

Doch uns ist gegeben,
Auf keiner Stätte zu ruhn
Es schwinden, es fallen
Die leidenden Mensch
Blindlings von einer
Stunde zur andern,
Wie Wasser von Klippe
Zu Klippe geworfen, 
Jahrlang ins Ungewisse hinab.

Ne propongo una mia traduzione senza pretese:

A noi non è concesso
di sostare in alcun luogo
Si inabissano, cadono
gli uomini sofferenti
Ciechi di ora
in ora
come acqua gettata da una roccia
all'altra
per anni interi giù verso l'Incerto.

E poi c'è il grande Brian Tracy, uno dei massimi esperti mondiali in coaching aziendale. Per Tracy l'essenziale

 è realizzare obiettivi seguendo alcuni passaggi fondamentali:
  1. Decidete COSA VOLETE esattamente in ogni area della vita, specialmente a livello finanziario;
  1. Mettete PER ISCRITTO, in modo chiaro e particolareggiato, i vostri obiettivi;
  1. Fissate una SCADENZA per ciascun obiettivo;
  1. Elencate tutte le cose che immaginate di dover fare per conseguire gli scopi: escogitate nuove idee;
  1. Organizzate l’elenco e strutturatelo in un PROGRAMMA D’AZIONE. Decidete quali sono le PRIORITA’ (da fare per prima cosa) e le cose meno importanti;
  1. AGITE SUBITO! Non procrastinate;
  1. Forse questo è il punto più importante: FATE OGNI GIORNO QUALCOSA che vi avvicini almeno di un passo all’obiettivo principale che avete fissato.
Brian Tracy
Poniamo che una persona si senta un Tracy hoelderliniano. Un Hoelderlin entusiasta. Pensate possa riuscire a mantenere in coabitazione dentro di sé una visione "misterica" della vita e la necessità di dare forma e sostanza alle proprie idee?
Pensate che le persone debbano amputare parti di sé per potersi integrare in un sistema rispondendo alle aspettative sociali?

Personalmente ho rifiutato questo ragionare dicotomico. In nome della complessità e dell'integrazione.
Della libertà di seguire il proprio demone interno.

Al prossimo post!

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