lunedì 15 luglio 2013

SI' e NO

La volontà di perfezione non va d'accordo con la felicità.
Lo spirito di miglioramento del migliorabile e accettazione di quello che momentaneamente non può essere cambiato sì.
L'attenzione al dettaglio fuori posto non va d'accordo con la felicità.
La visione d'insieme e l'intuizione della natura delle cose, sì.
L'inappellabilità dei giudizi, anche su se stessi, no.
La curiosità verso i propri territori potenziali inesplorati, sì.
Il destino, no.
Il viaggio di ricerca, sì.
Parlare dei massimi sistemi all'una di notte dopo una giornata stancante e voler avere ragione su tutto, no.
Aspettare di essere riposati per affrontare temi importanti, rendendosi pronti ad accogliere aspetti del punti di vista altrui, sì.
Volere la felicità in pronta consegna davanti alla porta, no.
Accogliere i segni del buono che c'è con spirito investigativo e "obliquo", sì.
Schivare ogni possibile fonte di dolore rimanendo così imprigionati in schemi antichi, no.
Affrontare un dolore necessario per crescerci attraverso, sì.
Cercare il dolore per provare a se stessi che si esiste, no.
Accettare che il dolore può arrivare ma non tuffarcisi dentro, sì.
Accettare parti di sé che non ci appartengono più come parti del "pacchetto esistenza", no.
Lasciare fantasmi che non siamo più noi, sì.
Rimanere in ambienti soffocanti, freddi, giudicanti, no.
Cercare solo ambienti leziosi e sonnacchiosi, no.
Ricercare ciò che fa per noi, sì.
Ricercare sempre il piacere, fuggire sempre il dolore, no.

Individuare la propria stella e fare piccoli sacrifici per onorarla. SI'.


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